Kitebord: Francesco Cappuzzo vince la prima tappa del campionato italiano Wave riding

A Puzziteddu l’atleta di casa ha preceduto nella classifica finale Marco Baiocchi ed Antonio Ciliberto, che ha avuto la meglio su Stefano Maffezzoni nella finale per il terzo e quarto posto. Prossimi appuntamenti a Torvajanica a ottobre e in Sardegna a novembre.

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Di Valerio Tripi
foto Roberto Foresti

Dicono che lì si formi l’onda più bella della Sicilia. Ed è proprio a Puzziteddu, zona sudovest dell’Isola vicino Mazara del Vallo, che è scattato il Campionato italiano Kiteboard CKI 2016 nella specialità Wave riding. A supporto dell’Albaria, organizzata sotto l’egida della Federazione Italiana Vela, è stata l’associazione Reef guidata da Antonio Cappuzzo con l’efficiente direttore di gara Stefano Bertini. Ad aggiudicarsi la prima tappa è stato Francesco Cappuozzo che ha avuto la meglio in finale su Marco Baiocchi.

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Sin dal momento in cui è stata issata la bandiera di inizio gara il tabellone ha messo di fronte sfide affascinanti con il sistema Double Dingle adottato per la prima volta in gara in Italia. Sono state necessarie ben sei ore e mezza di gara per definire i finalisti: su onde che sfiorano nei set i 2,5 metri, e il vento oltre i 25 nodi seppur un po’ rafficato, dopo 9 minuti di fuoco Francesco Cappuzzo si è aggiudicato la prima tappa del campionato italiano davanti a Marco Baiocchi. Terzo Antonio Ciliberto che ha avuto la meglio su Stefano Maffezzoni nella finale per il terzo e quarto posto.

Le prossime due tappe del Campionato italiano Kiteboard CKI 2016 nella specialità Wave riding si terranno a Torvajanica, in provincia di Roma, a ottobre; super finalissima del circuito, invece, in Sardegna con due possibili spot d’eccellenza, Chia e l’area di Capo Mannu, a novembre.

Grande successo e soddisfazione per gli organizzatori della tappa siciliana. L´onda di Puzziteddu è conosciuta ormai da molti anni da surfisti di tutto il mondo e tutti dicono che quando supera i due metri il divertimento è assicurato. Lo spot Puzziteddu è un vero campo scuola della specialità: si può lavorare bene sia mure a sinistra con lo scirocco o il levante (come è capitato per il campionato italiano del 2011) sia mure a dritta con il ponente, e meglio ancora con il maestrale, che si presenta sire-off.

Il nome originario della località, come indicato anche nelle carte nautiche, è “Pozzo” ed evoca il famoso spot di Gran Canaria pozo izquierdo. La denominazione origina probabilmente dai numerosi pozzi presenti per le falde acquifere che si traducono in dialetto “puzzu”, da cui “puzziteddu” che significa piccolo pozzo.

Il golfo di “Puzziteddu” é tra Capo Granitola e la scogliera a mare. Lo spot è sabbioso per circa 150-200 metri, mentre lato est (Tre fontane) e lato ovest (Capo Granitola-Kartibubbo) presenta due reef di natura rocciosa, denominati rispettivamente “Reef point” e “Granito point”, dove l´onda diventa regolare ed ideale per il wave.

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Dal comunicato stampa di CKI Press Team
La scelta del “Verde” è un arte, la ricerca del momento perfetto per poter svolgere la gara è di per se una cosa difficilissima e il coordinamento fra lo staff per la supervisione delle carte meteo comporta una conoscenza approfondita del luogo.

Terminate le procedure d’iscrizione presso la segreteria si è compilato il tabellone e dopo un breve briefing con tutti gli atleti sulle regole, il criterio di valutazione ed il programma ci si è ritrovati a Mazara del Vallo per la apericena offerto dalla Reef con tutti quanti per un brindisi di apertura della manifestazione.

Martedi 25, ore 08.00 lo staff della Asd REEF già al lavoro, concitazione tra gli atleti e ritrovo ufficiale per lo skipper meeting alle 08.30; la bandiera di inizio gara viene issata ed i tabellone inesorabile inizia il suo corso nel format per la prima volta in Italia con un sistema Double Dingle.

Tutto il primo turno prevedeva uno scontro a 3 su 8 batterie, dove il vincitore passa direttamente al 3° round e gli altri vengono incrociati in batterie diverse nel 2° round.
I riders iniziano a prendere le misure con la condizione che sin dalla prima Heat è impegnativa, il vento da NW soffia sempre oltre i 25 nodi con punte a 35, e le onde arrivano grosse ma poco ordinate.

Passano circa 6 ore di gara per arrivare ai quarti di finale dove i primi colpi di scena non si fanno attendere, il giovane atleta in gara il sardo Sandro Pisu perde la sua heat nonostante abbia ottenuto lo score più alto di giornata con una surfata degna di nota, per non essere riuscito ad aver quel giusto timing e trovarsi con onde meritevoli nel corso della sua batteria, stessa sorte all’altro sardo seppur d’adozione Enrico Giordano, che ha improntato la tattica sull’attesa delle onde più alte dei set ma che non gli hanno poi consentito di performare al meglio delle sue note capacità, cosi il local Cappuzzo si guadagna il posto in semi finale a suon di cut back estremi nelle sezioni critiche delle onde.

Nella batteria 30, la seconda dei quarti, il bravissimo Guzzo che nelle heat precedenti ha sfoderato una surfata poderosa viene stoppato dall’abile Maffezzoni, ormai veterano delle onde che porta a casa un biglietto per la semifinale anche ai danni di Minutello.

La terza batteria dei quarti di finale vede in acqua Baiocchi, Castagno e Fenu il quale quest’ultimo a causa di un trauma alle costole nella heat precedente non riesce a rientrare in acqua lasciando cosi strada libera al grand master dell’onda Baiocchi.
L’ultima batteria è molto combattuta, Ciliberto Campione Nazionale in carica parte con poca fortuna sulla scelta delle onde, il romano D’Ottavi parte forte con onde di misura importante, nota di merito per lo specialista del Freestyle e attuale Campione nazionale Coccoluto, termina la heat in favore di una favolosa conclusione e scelta nelle ultime onde da parte di Ciliberto che passa e chiude i posti in Semifinale.

Partono le semi finali, la prima è concitatissima e prevede un nuovo scontro fra Capuzzo e Maffezzoni a suon di “carvate” nel lip dell’onda, ha la meglio conquistando la finale Capuzzo. La seconda batteria prevede il campione 2015 Ciliberto e il veterano Baiocchi che sfodera la migliore performance di giornata e si conquista la finalissima ai danni appunto del campione che non ha avuto dalla sua la scelta delle onde.

Dopo ben 6 ore e 30 minuti ininterrotti di gara parte la finale per il 3° e 4° posto, la giuria è attentissima, i riders optano per scelte diverse, la prestazione radicale ed estrema sull’onda per uno e la scelta minuziosa dell’onda ma con prestazioni di surfata conservativa per l’altro, termina con un quasi pari ma i numeri parlano e seppur di poco CIliberto ha la meglio per il gradino più basso del podio.

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Finalissima, il pubblico si fa sentire, Puzziteddu è “on fire”, le onde son perfette e sfiorano nei set i 2,5 metri, il vento soffia oltre i 25 nodi seppur un po’ rafficato, ben 9 minuti di fuoco per definire il vincitore, Baiocchi parte subito con un onda che rompe tutta insieme e cerca di riportarsi sul picco, Cappuzzo inanella una serie di surfate con la prima delle sue onde che fa capire di essere concentrato, entrambi sopravvento e Baiocchi attende un onda grande che però nuovamente rompe molto veloce, nel mentre Cappuzzo c’entra altre due onde validissime che gli consentono delle entrate nella zona critica con surfate molto radicali e si aggiudica cosi il massimo score nella batteria finale.

I professionisti delle onde si incontreranno nelle prossime due tappe, la seconda tappa a Torvajanica (ROMA) ad ottobre e poi super finalissima in Sardegna con due possibili spot d’eccellenza, Chia e l’area di Capo Mannu a novembre.

http://www.classekiteboardingitalia.it/

www.puzziteddu.net

 

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Inserito da Redazione 28 Aprile 2016
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