Doping: Maria Sharapova positiva al Meldonium

Mentre la tennista russa sconvolge il mondo del tennis annunciando la sua positività a un farmaco, 26 azzurri aspettano ancora una sentenza per non avere rispettato le regole del sistema Wherabout (mancata reperibilità ai controlli). A difendere la maggior parte di loro l’avvocato Giulia Bongiorno.

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di Valerio Tripi

”Sono risultata positiva ad un controllo antidoping durante gli Australian open”. Ha spiazzato tutti con queste parole Maria Sharapova. La tennista russa a Los Angeles ha dato un annuncio che ha sconvolto gli appassionati della racchetta e i suoi tifosi in particolare. Positiva a un medicinale, il Meldonium, che dal primo gennaio di quest’anno è entrato a fare parte delle sostanze proibite dalla Wada. “Sono 10 anni che, su indicazione del mio medico prendo un prodotto contro il diabete, il Meldonium – dice la ventottenne russa – ma quella sostanza dalla fine di dicembre è stata inserita tra quelle proibite. Il 22 dicembre ho ricevuto una lettera dall’ITF nella quale figurava l’aggiornamento della lista dei farmaci con effetti dopanti, con un link a cui fare riferimento: purtroppo non l’ho guardato. La responsabilità è mia e non dei medici che me l’hanno prescritto perché si tratta del mio corpo. Ho deluso i miei fan, ho deluso lo sport. Non voglio chiudere così la mia carriera, spero che mi venga data un’ulteriore possibilità di giocare”.

Russian tennis player Maria Sharapova speaks at a press conference in Los Angeles, on March 7, 2016. The former world number one announced she failed a doping test at the Australian Open, saying a change in the World-Anti-Doping Agency banned list led to the violation. Sharapova said she tested positive for Meldonium, a substance she had been taking since 2006 but one that was added to the banned list this year. / AFP / ROBYN BECK (Photo credit should read ROBYN BECK/AFP/Getty Images)

Una carriera ricca di successi, quella di Maria Sharapova, che rischia di naufragare nel peggiore dei modi. Dall’annuncio della positività ad oggi, infatti, i sospetti sulla reale buonafede della russa son aumentati di momento in momento. Quasi tutti i suoi colleghi hanno chiaramente detto che deve essere squalificata e una dura presa di posizione è arrivata anche dalla Wada. “Il Meldonium – ha spiegato il presidente dell’agenzia mondiale antidoping, Craig Reedie – è stato aggiunto alla lista delle sostanze proibite perché è in grado di migliorare le prestazioni”.

In Italia, invece, fra squalifiche e non, si aspetta ancora la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping nel processo ai 26 azzurri dell’atletica deferiti lo scorso dicembre per “eluso controllo” e “mancata reperibilità” nel monitoraggio antidoping. Il Tna, infatti, qualche tempo fa ha rinviato “a data da destinarsi” ogni pronunciamento definitivo per ascoltare altri testimoni in approfondimento istruttorio: nell’elenco dei testimoni figurano sette persone tra medici, tecnici, dirigenti ed ex dirigenti di Coni e Fidal (inclusa Renée Felton, madre e tecnico di Andrew Howe).

Un approfondimento di indagine che finirà per rinforzare o indebolire del tutto un’accusa che, evidentemente, così netta e ben preparata non lo è mai stata. In questa parte del procedimento sono coinvolti otto dei ventisei atleti che sono rimasti scottati dal sistema Wherabout, il programma di controllo antidoping del Coni, vale a dire Daniele Meucci, Fabrizio Donato, Daniele Greco, Ruggero Pertile, Andrew Howe, Silvia Salis, Anna Incerti e Andrea Lalli. Gli altri 18 atleti (fra cui Donati e Gibilisco), invece, sono stati convocati per le audizioni di rito il 22 marzo e il 19, 21 e 22 aprile.

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A difendere la maggior parte degli atleti l’avvocato Giulia Bongiorno (nella foto in alto). “La Procura – ha detto l’avvocato – prima di portare questi ragazzi in processo come imputati avrebbe dovuto lavorare di più. I deferimenti sono stati fatti sulla base del nulla. Questo è un processo zoppo. Che parte da un’accusa pesante, ma in mano ha poco, e si basa evidentemente su una grande lacuna probatoria”.


Inserito da Redazione 13 Marzo 2016

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