Ecco il progetto “OSO”, 2 milioni di euro per avvicinare i disabili allo sport

Presentata a Catania l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Sicilian Venture Philanthropy presieduta da Elita Schillaci. C’è tempo fino al prossimo 23 gennaio per presentare la domanda. Si spera di ricevere numerosi progetti dal Sud.


Di Edoardo Ullo

Lo sport è di tutti. E per rafforzare questo concetto arriva anche il progetto “OSO” presentato a Catania. Un nome che già dice tutto. Tale progetto è stato presentato a Catania per la prima volta in Sicilia al palazzo delle Scienze dell’Università del capoluogo etneo.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Sicilian Venture Philanthrophy – presieduta da Elita Schillaci, professoressa del dipartimento di Economia e Gestione delle Imprese e componente del comitato scientifico di Fondazione Vodafone – in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding (raccolta fondi) Laboriosa.it, ha visto la partecipazione attiva di studenti, imprenditori e volontari del terzo settore.

Pensata come piattaforma digitale per abbattere barriere (mentali e fisiche) tra i disabili e lo sport – “OSO è anche la prima persona singolare del verbo osare”, come ha sottolineato Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato della Fondazione Vodafone, il progetto nasce dall’ammirazione per la tenacia dell’ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi, presidente della Fondazione Vodafone Italia nel triennio 2013/2016.

“La nostra è un’impresa che non crea solo valore economico, ma che genera valori” ha spiegato la Ferradini raccontando la mission del progetto OSO – Ogni Sport Oltre.

Prende forma, così, l’idea di raccogliere e finanziare idee concrete di organizzazioni senza scopo di lucro volte a realizzare progetti per persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettivo-relazionali che vogliono avvicinarsi alle discipline sportive. Ed OSO lo fa, mettendo a disposizione 2 milioni di euro per progetti che potranno essere presentati entro il 23 gennaio 2018:

“Si tratta del secondo bando promosso dalla Fondazione Vodafone Italia, lanciato lo scorso 7 novembre – continua la Ferradini – un comitato di sportivi e scienziati selezionerà i progetti presentati che risponderanno ai requisiti richiesti, tra i quali la sostenibilità (il cui valore minimo dovrà essere di 15mila euro e non superare la soglia di 300mila euro, ndr), che potranno essere finanziati fino all’80% dell’importo richiesto. Inoltre per le istanze che arriveranno dal Sud ci sarà la compartecipazione alle spese da parte dell’associazione Conilsud”.

La professoressa Schillaci ha detto:

“La Fondazione Sicilian Venture Philanthropy, nata come rete di imprenditori e non solo, mira proprio a promuovere dal basso l’imprenditorialità e le social start up e lo fa con progetti come questi volti a coinvolgere le nuove generazioni. Abbiamo ospitato la presentazione del progetto OSO per presentare questa opportunità al mondo dell’associazionismo locale, cercando di creare nuovi link tra la Fondazione Vodafone e il nostro territorio”.

Tra le tante testimonianze anche quella di Fabrizio Messina, direttore sportivo del Circolo Canoa di Catania, che ogni giorno insegna ad avere fiducia in se stessi a tutti quei ragazzi disabili che vogliono mettersi alla prova; e quella di Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione paralimpica “Come ginestre” e primo esponente della “Wheel Chair rugby”, il rugby in carrozzina: «In passato ho dovuto abbandonare gli studi di Economia a causa delle barriere architettoniche, che non mi consentivano di frequentare l’università: oggi non accetto che una carrozzina possa diventare un ostacolo». Un freno a quella passione che poi è il motore della vita.


Inserito da Redazione 25 Dicembre 2017
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