Moletto di Mondello: di corsa per recuperare il tempo perduto. Nuova interrogazione alla Regione e agli assessorati competenti

di Valerio Tripi
Foto aeree credit@albaria

È stata depositata la seconda interrogazione al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessorato per le infrastrutture e la mobilità e al dipartimento regionale della programmazione da parte del M5S a proposito della ristrutturazione del molo di Punta Celesi a Mondello. Claudia La Rocca (nella foto in basso), prima firmataria dell’interrogazione a risposta scritta, in particolare pone l’attenzione su due domande: “Come mai i lavori non sono ancora stati ultimati? – si legge sul testo dell’interrogazione – Quali misure questo Governo intende intraprendere per velocizzare e sbloccare l’iter di ristrutturazione del molo così da consentirne la fruizione per tutti?”.

L’assessorato alle infrastrutture e alla mobilità a luglio del 2014 spiegava che i lavori si erano bloccati per divergenze fra il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice, ma al tempo stesso assicurava che tutte le criticità sarebbero state superate entro la fine del 2014. A novembre del 2014, invece, è arrivata una prima proroga “a causa di una necessaria perizia di variante”: il termine ultimo dei lavori è stato spostato all’estate del 2015. Ad oggi, gennaio 2016, però del nuovo calcestruzzo, della nuova pavimentazione, del nuovo impianto d’illuminazione e delle nuove colonnine per l’acqua c’è poca traccia e – come si legge sull’interrogazione – “il molo di Punta Celesi continua ad essere fonte di gravi rischi per l’incolumità di chi vi passeggia”.

In questo contesto, anche in considerazione degli interventi che sembrano prendere forma giorno dopo giorno, resta da capire in quale direzione si sta andando: una volta che saranno ultimati i lavori del Piccolo Approdo Turistico, la struttura resterà a disposizione della pubblica fruizione o cambierà la destinazione per soddisfare gli interessi di approfittatori di beni pubblici?

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Sotto il “Moletto” sabato 23 gennaio 2016 (foto Gerandina Piazza)