GUERRA IN UCRAINA: SANZIONI ALLA RUSSIA DI PUTIN ANCHE DAL MONDO DELLA VELA

Guerra Russia-Ucraina: la dura presa di posizione della World Sailing e della Federazione Italiana della Vela

di Matilde Geraci
È di pochi giorni fa la notizia della decisione, da parte della World Sailing, la Federazione Mondiale della Vela, su invito del Comitato Olimpico Internazionale e in accordo con le organizzazioni sportive globali, di sospendere la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi da qualsiasi evento, competizione e regata di proprietà e sanzionati di World Sailing, fino a nuove disposizioni.

Una dura e netta posizione approvata all’unanimità dal Comitato esecutivo della federvela mondiale, che va così a corroborare l’approccio con il quale il movimento sportivo globale sta cercando di affrontare in maniera unita e coordinata la guerra tra Russia e Ucraina. In linea, quindi, con le raccomandazioni da parte del CIO, che suggerisce inoltre la necessità, laddove non sia possibile attuare tali misure sospensive a causa di tempi brevi e/o per motivi organizzativi o legali, di poter preservare l’integrità delle competizioni e, soprattutto, garantire la sicurezza di tutti i partecipanti atleti e bielorussi, che si tratti sia di individui che di squadre, e che gli ufficiali partecipino in modo neutrale, senza simboli, colori, bandiere o inni nazionali. Nel caso in cui, in circostanze molto estreme dove questo non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il CIO lascia all’organizzazione competente il compito di trovare il proprio modo per affrontare efficacemente il dilemma sopra descritto.

“Sia dentro che fuori dall’acqua – si legge nel comunicato ufficiale della World Sailing – il nostro sport è unito dai valori di uguaglianza, inclusione, rispetto ed equità. Ora chiediamo alla nostra famiglia di velisti di riunirsi come forza sportiva una volta per tutte, lavorando con noi in questo momento incredibilmente difficile”.

Già a fine febbraio la Federazione Mondiale della Vela aveva espresso tramite un primo documento ufficiale la propria preoccupazione e solidarietà per la situazione in Ucraina, in particolare verso “i nostri amici nella comunità nautica ucraina”, ribadendo gli alti valori e la forza positiva dello sport, ma aggiungendo al contempo “il trasferimento di eventi di formazione e istruzione in Russia altrove”. Di fronte al repentino precipitare degli eventi, si sono evidentemente rese necessarie nuove e più drastiche misure, chiedendo altresì “la fine immediata di tutte le ostilità e la ripresa del dialogo per una risoluzione pacifica al posto dell’azione militare”.

A margine delle dichiarazioni della Federazione Mondiale della Vela, arrivano anche quelle della FIV. Sentito il CONI e valutate le indicazioni pervenute dalla World Sailing per applicare le misure sopra citate anche al territorio nazionale, il presidente Francesco Ettorre ha già contattato il presidente della Federvela ucraina per esprimere il proprio pieno appoggio e si è detto “disponibile ad aiuti laddove servissero”, sottolineando come già diversi loro Circoli si sono messi a disposizione e mobilitati in tal senso. “Lo sport è una palestra di vita: la difesa di ideali apolitici che mettono al centro l’uomo e il rispetto dei diritti di tutti deve sempre indicare la strada giusta da percorrere”, ha dichiarato Ettorre a nome di tutto il Consiglio Federale. “Con profonda tristezza seguo le drammatiche notizie provenienti dall’Ucraina, che nulla hanno a che vedere con una civiltà e ideali che nel ventunesimo secolo dovremmo perseguire. La speranza è che questo conflitto termini al più presto; le lacerazioni che ha già provocato in Europa sono profonde e si vanno ineluttabilmente a sommare a due anni di grave crisi pandemica.”


Inserito da Redazione 5 Marzo 2022
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