MORIRE PER SVOLGERE IL PROPRIO DOVERE…
19 luglio 2020, sono passati ventotto anni dall’esplosione di via D’Amelio trucidava Paolo Borsellino, Vincenzo Li Muli, Waltre Eddie Cosima, Claudio Traina, Agostino Catalano, Emanuela Loi.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte, rappresentano tutti coloro che vivono giornalmente nella legalità, combattendo di fatto quel sistema che si oppone alla nascita e crescita sana…
Quella strage, come quella di Capaci del 23 maggio dello stesso anno (1992), devastava i corpi, ma non poteva eliminare un’idea che – ancora oggi – vive intatta.
Combattere per la Giustizia dà un senso compiuto alla vita e rende immortali nei pensieri di chi resta.
Difendere la terra e la Patria dal male e dalla violenza sanguinaria non è solo un dovere civile, ma è il vero, necessario, imprescindibile tributo alla propria coscienza.
Che l’idea di questo eroico martirio sventoli nei nostri cuori come bandiera che mai sarà ammainata contro ogni violenza.
Per sempre presenti nella memoria…