“PALERMO, sempre e solo tu…”

Quando una città si racconta nelle parole e nella musica di chi sa amarla... La canzone in questi tempi di paura, di privazioni, di incertezza sul futuro, puo' aiutarci ad allontanare tutta questa negatività e farci sognare una ripartenza piena di speranza e di vigore.

di Angelo Morello –

Ignazio Garsia e Salvo Licata, due maestri, due amici. Caratteri simili, dai forti contrasti: dolci e generosi, impazienti e severi.
Due palermitani doc che hanno raccontato la nostra amatissima città, con amore e nostalgia, senza infierire, mai con risentimento, con la voce del cuore.
Ignazio attraverso la musica, Salvo attraverso la scrittura.
Due forme di arte che quando si incontrano producono bellezza, sentimento, riflessione. 
“Palermo tu”, ne è un esempio. 
Salvo me la fece conoscere 40 anni fa, quando da allievo mi aggrappai al suo talento per imparare il mestiere del giornalista.
In questi giorni Ignazio, su sollecitazione di amici, l’ha rispolverata raccontandone la storia. 
Tutto nacque da un incontro casuale con Salvo, tornando da un viaggio. 
Ignazio aveva scritto la musica, e chiese a Salvo di costruirci un testo. 
Così nacque quello che possiamo definire un inno alla speranza, raccolto in quattro strofe. 
In “Palermo tu” c’è la storia di una città vista con l’occhio di un figlio follemente innamorato e catturato dal suo incedere controverso. 
Si raccontano la bellezza e la vergogna, l’arte dei monumenti e la devozione per Rosalia, i giardini con i suoi colori e i suoi profumi, la città dei mercati popolari, ma c’è anche la passione per la squadra di calcio, con i suoi protagonisti più famosi e il suo folklore. 
Riproporla in questi tempi di paura, di privazioni, di incertezza sul futuro, puo’ aiutarci ad allontanare tutta questa negatività e farci sognare una ripartenza piena di speranza e di vigore.

Testi, Salvo Licata – musica, Ignazio Garsia
Palermo tu


metà Champs-Élysées metà Beirut
il dopoguerra non finisce più
Palermo tu
Palermo dei palmeti, dei limoneti, della lumia,
Palermo dei mercati
la Fiera Vecchia, la Vucciria e Ballarò
Palermo tu
Tra le ferite del quarantatré
c’è sempre qualche nuovo vicerè
Palermo tu
Palermo delle tane, delle fontane, il Garraffello,
Palermo delle chiese
A piedi nudi
da Santa Rosalia, da Rosalia.
Palermo dai, dai, dai,
Palermo dai, dai, dai,
Ancora forza Palermo
Vinci per noi
Palermo dai, dai, dai, Palermo dai
Ancora forza Palermo
Facci sognare
da ogni strada puoi vedere il mar
Palermo ohé
dai tempi di Vernazza e di Broné
Carosio raccontava pure te
Palermo ohé
Palermo imbandierata, che pomeriggio e che partita
Palermo dei colori
il rosanero
che nostalgia la Favorita.

Chi era Salvo Licata dai ricordi di:
Angelo Morello: Salvo Licata è stato il mio maesstro
Gery Palazzotto: “la fortuna di avere un maestro”
Roberto Alajmo: “REMIX: SALVO LICATA, MAESTRO”


Inserito da Redazione 14 Aprile 2020

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