SOLOSHOT2, Robot Cameraman, la regina tecnologica
di Greta Di Maria
“No cameramen? No problem!”. E’ questo lo slogan del prodotto che, nel 2015, sta riuscendo ad appassionare i più grandi amanti dello sport. Le mode vanno e vengono, le tecnologie cambiano ma, al centro del mercato mondiale rimangono sempre le grandi idee. Direttamente dagli Stati Uniti prende il decollo uno dei primi 10 robot più ambiti dell’anno, con l’obiettivo di regalare ai surfisti e non, le foto da loro tanto desiderate senza aver bisogno di un fotografo. Un vero e proprio debutto quello di «Soloshot2», il nuovo robot che riesce a scattare foto realistiche e ottenere ore di filmati di alta qualità senza nessun intervento umano, perché basta posizionarlo il luoghi strategici per avere il risultato che si ambisce. Un po’ come deriva snob, abbastanza come anestetico del clichè sportivo, si colloca «Soloshot2», tra le più attese invenzioni tecnologiche, un regalo 100% made in USA. Non proprio una macchina fotografica digitale o una videocamera, ma un robot che riesce a regalare click di alto livello fino a 2 mila piedi di distanza, riuscendo a centrare la giusta prospettiva tra uno schizzo d’acqua, un sorriso e una curva mal presa. Raffiche di foto senza tregua, come se il robot avesse un’anima propria che con occhi rivoluzionari riesce a guardare da lontano e da vicino automaticamente. Una definizione brutale, però per una volta non eccessiva, centrata. Si tratta naturalmente di una grande novità, di una provocazione: basta posizionare nel braccio la videocamera collegata al robot e il lavoro è fatto: ciak-azione. Un pezzo moderno, «pretty cool» come direbbero gli inglesi; un design all’avanguardia che colora di arancione l’attrezzo capace di seguire ogni movimento; zoom automatico e batteria da record rendono «Soloshot2» un pezzo di nicchia, per pochi. Un accento riportato sul lusso coniugato alla sportività, una famiglia di opzioni tutte da scoprire, la ciliegina sulla torta che adesso si presenta come la madre di tutte le ibride.
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